Workshop sulle tecniche semplici in bambú – 13 maggio e 3 giugno 2015
Tecniche tratte dai manuali Roofs di Yona Friedman, svolto all’interno dell’Architectural Construction Studio, corso di Laurea in Architettura, Politecnico di Torino
Realizzazione e coordinamento: prof. Andrea Bocco (DIST – Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio )
Supporto tecnico e foto: Angela Lacirignola, Laboratorio Sistemi Tecnologici Innovativi – Sezione Autocostruzione, prototipi, documentazione (DAD)
Sede: PAV Parco Arte Vivente – Centro sperimentale di arte contemporanea, via Giordano Bruno 31, 10134 Torino
Hanno partecipato ai gruppi di lavoro 67 studenti provenienti da Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Libano, Messico, Polonia, Siria, Turchia, USA, suddivisi in 4 gruppi da 16-18 persone.
Due gruppi hanno costruito ciascuno 4 strutture a pianta quadrata di lato 3×3 m, che sono poi state affiancate per creare un’aggregazione unica.
Altri due gruppi hanno lavorato su forme geometriche complesse costituite da anelli di bambù splittato, che compongono coperture di circa 6 m di diametro.
Gli studenti hanno realizzato strutture in bambú seguendo le indicazioni contenute in Roofs, un insieme di manuali composto nel 1991-92 per l’UNESCO dall’architetto ungherese Yona Friedman.
I manuali avevano l’obiettivo di divulgare, attraverso semplici disegni e brevi didascalie, tecniche costruttive facili e a basso costo, per migliorare l’habitat di persone povere, senza specifiche competenze edilizie e persino analfabete.
Secondo Friedman, impiegando tali tecniche è possibile realizzare una costruzione semplice nella sua esecuzione, ma al contempo sofisticata per la “bellezza” delle sue soluzioni tecnologiche; che impiega materiali locali, naturali, a rapida crescita, a basso (o nessun) costo e facilmente lavorabili; che, conclusa la sua vita utile, può essere reimpiegata per altri usi o semplicemente biodegradarsi.
L’esperienza ha consentito agli studenti di sperimentare le tecniche costruttive proposte da Friedman e verificarne la fattibilità, e più in generale di acquisire consapevolezza sugli aspetti pratici del costruire: un’esperienza altrimenti assente nel curriculum formativo.
Il bambú impiegato è stato cortesemente offerto dal produttore Walter Montiglio, per tramite di Roberto Pichetto.